Per poter studiare la società bisogna considerare
diversi aspetti e partendo da diversi punti di vista,perciò lo studio della società è un campo interdisciplinare. Sulla società
sono state elaborate diverse teorie...
Il
funzionalismo
La teoria funzionalista si basa sull'idea
che la società costituisca un sistema funzionale;un organismo dinamico in cui ogni parte svolge una funzione necessaria alla
sopravvivenza della società. Questo sistema muove sul principio di equilibrio per cui si tende a mantenere una stabilità delle
condizioni interne. Considerando la società come un sistema volto a soddisfare bisogni e ad autoregolarsi le teorie funzionaliste
ne danno una visione positiva. Iniziatore del funzionalismo è considerato Durkheim,che ha gettato le basi del metodo dell'analisi
funzionale. A seguire le tracce di Durkheim sviluppando il funzionalismo contemporaneo,emergono principalmente le figure di
T. Parson e R.K. Merton. Parson considera la società basata sulla risposta a quattro “imperativi funzionali” ossia:adattamento,raggiungimento
di fini,integrazione e mantenimento dei modelli latenti (modello AGIL).A svolgere la funzione adattiva sono le istituzioni
economiche che ricavano dall'ambente le risorse necessarie e le distribuiscono nel sistema. Il compito invece di creare le
condizioni affinchè il sistema sociale possa raggiungere fini specifici spetta alle istituzioni politiche. Il sistema giuridico
si incarica di soddisfare il bisogno d'integrazione. I sistemi latenti consistono nella parte del funzionamento sociale che
dipende dall'interiorità degli individui. A gestire i modelli latenti sono innanzitutto le istituzioni quali famiglia,scuola,associazioni,organizzazioni
religiose. Si può dire che la società è composta da quattro sistemi interconnessi che influenzano gli individui: il sistema
sociale,il sistema fisico-biologico,il sistema personale e il sistema culturale. Quest'ultimo ha maggior rilievo nella formazione
dell'individuo che si adegua alle conoscenze della cultura cui appartiene e agisce in base ad esse.
Merton dà al funzionalismo e all'analisi
funzionale un'impostazione più critica rispetto a quella data da Parson; riguardo alle istituzioni egli sostiene che non bisogna
darle per necessarie,giuste e immutabili a prescindere. Sono da considerare diversi aspetti;innanzitutto una particolare istituzione
può non essere unica e insostituibile nello svolgere una determinata funzione come si crede; inoltre non si può dire in assoluto
se un'istituzione o un evento sociale è funzionale o meno in quanto la risposta può variare a seconda dei punti di vista.
Come spesso si risconta le istituzioni non apportano solo benefici ma introducono anche dei danni. Bisogna anche tener conto
delle funzioni latenti ossia di quelle funzioni non manifeste;che non sono né intenzionali
né riconosciute ma la cui esistenza dovrebbe essere riconosciuta. A differenza di Parson, Merton considera l'individuo come
partecipante attivo nella costruzione della realtà sociale. Egli esprime il rapporto degli individui con le mete culturalmente
imposte e i mezzi istituzionali per raggiungerle ricorrendo al teorema di Thomas secondo cui gli individui si regolano rapportandosi
al mondo sociale come lo percepiscono; si creano delle rappresentazioni mentali sulla realtà sociale che finiscono per diventare
conseguenze effettive.
Il funzionalismo è stato
ampiamente criticato in quanto non tiene conto di divisioni,tensioni e conflitti presenti all'interno della società e in quanto
si sofferma ad analizzare i grandi fenomeni sociali (macrosociologia) trascurando però le esperienze concrete e quotidiane
della gente;i piccoli fenomeni sociali(microsociologia).
Le idee funzionaliste
vengono riviste e ampliate in una nuova concezione definita neofunzionalismo. Luhman muove dalla teoria di Parson introducendo
però due elementi che erano stati trascurati;l'autocontrollo e la complessità. Il sistema sociali infatti,secondo,Luhman non
si limita ad adattarsi e a sopravvivere bensì sviluppa un'identità e si autoregola a seconda delle vicende storico sociali.
In contrapposizione al
funzionalismo si sviluppano le idee del conflitto. Tali idee danno una visione negativa della società,considerandola dal punto
di vista di divisioni,stratificazioni e lotte. Le istituzioni sono considerate come mezzi con cui la parte sociale predominante
tiene sottomessa l'altra parte. Per questo esse rispondono agli interessi dei gruppi dominanti e sono ritenute storiche e
di parte.